domenica 18 maggio 2014

La natura viva del Bosco di Poranceto

Per me che amo il trekking all’aria aperta e nel verde ogni tappa del blog tour con Appennino Slow è stata emozionante.

Una di queste è stata al Bosco di Poranceto, tra i castagni e gli alberi secolari, dove ho toccato con mano la corteccia spessa dei loro tronchi che hanno resistito a tanti anni e a tante intemperie.

Questo bosco fa parte del più vasto Parco dei Laghi di Suviana e di Brasimone, dove si trovano anche dighe in pietra che servivano alle centrali idroelettriche per alimentare la Direttissima.

A Poranceto abbiamo visitato il Museo del Bosco, dove oltre ad esemplari e pannelli esplicativi sulla flora e la fauna che si trovano in questo posto, abbiamo visto anche le ricostruzioni di un essiccatoio, dove un tempo si facevano seccare le castagne e una carbonaia.



La ragazza del museo ci ha raccontato di tante altre attività non solo didattiche, ma aperte a tutti, che organizzano ogni anno al museo e nel bosco. Ad esempio, la prima domenica di settembre c’è la smielatura e gli apicoltori della Valle della Limentra portano con sé le celle delle api e fanno vedere come si fa a prendere il miele.

Tra l’inizio di settembre e l’inizio di ottobre, invece, è la stagione del Bramito del Cervo. Si radunano gruppi di persone nel bosco di Poranceto per ascoltare i cervi che si contendono le loro femmine a suon di bramiti. Ci hanno spiegato che non arrivano mai a scontri fisici, corna contro corna, ma è solo un botta e risposta di voce e che bramisce più forte, conquista tutte le cerve del branco. Dev’essere emozionante sentire questo “duello di voce”!

Probabilmente per le persone che abitano questi posti non è così rilevante, ma per me che vengo dalla città, pensare, ad esempio, che un cervo mi possa spiare da dietro un cespuglio o avere i cavalli e le mucche che pascolano liberi a pochi metri da me, è stata una grande emozione.

Due giorni lontano dal caos del traffico cittadino, in giro per le valli appenniniche, dove l’unico rumore è il fruscio del vento tra le foglie degli alberi, mi ha rimesso al mondo!

Presa ogni giorno dalla frenesia della routine, quando vengo in questi posti mi sembra di entrare in un’altra dimensione, dove trovo l’aria pulita, la tranquillità e l’ospitalità della gente che mi fa sentire come a casa.


Katia Boccanera

Le foto del tour dell'Appennino

Nessun commento:

Posta un commento